Luciano al Valtellina Wine Trail 2016

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Luciano al Valtellina Wine Trail 2016

Luciano al Valtellina Wine Trail 2016

Sabato 5 novembre ho concluso la stagione dei Trail partecipando alla Wine Trail di 42km con 1750m D+.

5 Novembre 2016

Valtellina Wine Trail

Sabato 5 novembre ho concluso la stagione dei Trail partecipando alla Wine Trail di 42km con 1750m D+. La Wine Trail è la più lunga delle tre gare organizzata in questa giornata: oltre la “lunga”, la “mezza” con 900m D+ e la 12km con 550m D+. I tracciati delle 3 competizioni sono in linea con partenza della 42km da Tirano, da Chiuro la 21 e da Castione la 12, per tutte l’arrivo è a Sondrio.

Arrivo di buonora a Sondrio, zona arrivo in piazza Garibaldi, sistemata l’auto approfitto per dare un’occhiata alle strutture atte a ricevere l’arrivo degli atleti, tanto per assaporare e sentire la vicinanza del traguardo, poi insieme ad altri atleti mi reco alla stazione dei treni. Il treno per Tirano è in stazione alle 8:21 in un batter d’occhio viene assaltato da più di 1200 atleti, quelli della “lunga” più quelli della “mezza”, il treno è gremito all’inverosimile. Alla fermata di Chiuro più della metà scende per correre la “mezza”, dopo 2 fermate siamo a Tirano, in massa, con zaini sulle spalle, ci riversiamo sulle vie che conducono alla piazza della partenza. Il meteo previsto per la giornata era pessimo, ancora di più è il reale: pioggia battente senza un attimo di tregua. Recuperato il pettorale mi riparo in un bar in attesa della partenza, manca circa un’ora al via e la temperatura esterna è di 5°C. Il tempo d’attesa è interminabile, quando manca una decina di minuti cerco di riscaldarmi, senza bagnarmi troppo, correndo sotto i cornicioni delle case rischiando continuamente di andare a sbattere contro altri che fanno la stessa cosa. A qualche minuto dal via tutti nel recinto per la spunta, oltre 500 atleti pronti ad aggredire il percorso che ci porterà a Sondrio. Esclusi i Top, sono in magliettina, tutti gli altri sono dall’aspetto irriconoscibili, dal cappuccio si vedono solo occhi e naso. Anche la band, che ci ha tenuto compagnia con un po’ di musica, ci saluta calorosamente dicendo anche “Noi siamo un po’ matti ad essere qui ma voi che correte….. “ Alle 10 si parte, i primi 2 km, sull’asfalto, si corre a tutta velocità fino ad oltrepassare il Santuario della Madonna di Tirano poi si sale su un sentiero ripido che ci porta ai piedi di una lunga scalinata. A parte i primi, che saranno volati via, la maggior parte degli atleti è ammassata su questa via Crucis che porta alla chiesetta della S. Perpetua. Superata la chiesetta si corre leggermente in discesa tra i vigneti, ricchi di foglie colorate d’autunno grondanti d’acqua, tra un filare e l’altro. Nei primi 10 km oltre ai saliscendi continui si entra a far visita a diverse cantine vinicole caratteristiche e rinomate per la produzione di vini di alta qualità. Entrare correndo in questi ambienti particolari si rischia sempre delle cadute per i pavimenti lisci e di urtare le volte dei soffitti molto bassi per la scarsa illuminazione. Si sale verso Teglio, il fondo dei sentieri e delle scarpe sono di color fango, non sento più il rumore delle foglie sotto i piedi, il rumore che domina è quello dell’acqua che batte sulla visiera del cappello e sulle foglie dei filari: nei primi km si correva a fil di nuvole ora si è tra le nuvole. A Teglio si raggiunge la Torre “De li beli miri” a 860m di quota, punto più alto della corsa. Dalla Torre discesa , di alcuni km, verso Chiuro interrotta da continui cambi di direzioni tra i vigneti e strappetti di alcuni scalini per superare i terrazzamenti. Il meteo è inclemente , la pioggia non da tregua, visibilità quasi nulla, stabilità del piede d’appoggio precaria, si scivola continuamente. Il quadro della situazione sembrerebbe complicato ma certe situazioni avvolte, questo per me, hanno il loro fascino, ci si convive, senza “perdere la testa” si va oltre. Dopo Chiuro, al 23° km, il percorso è ancora più compromesso davanti ci sono i 700 atleti della mezza maratona che lo stanno calpestando. Al 26°km breve sosta al ristoro per un thè bollente e senza por tempo di mezzo raggiungo un terzetto di atleti prima che siano inghiottiti dalla nebbia. Sono nella zona di produzione del vino Inferno, 35°km circa, nome alquanto adatto per la situazione meteo in corso e alle difficoltà fisiche di diversi atleti che supero. In sequenza si transita da alcuni Santuari e si arriva ai resti del Castel Grumello, alcuni km ancora di fango, pochissima pioggia e con una visibilità ritrovata raggiungo l’arrivo in Piazza Garibaldi nel centro di Sondrio. Chiudo il viaggio in 5h e 54 min. – 383° assoluto .

La Valtellina Wine Trail corsa in condizioni meteo sfavorevoli è risultata decisamente dura, impegnativa, al limite.

Luciano Bottarelli

https://www.youtube.com/watch?v=rRZJ5oAkKYo

 

 

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